Vinyl Spring, Digital Autumn Dalla fredda Russia, questa formazione composta da sette musicisti giunge al secondo album con la sua musica dai molteplici colori. I Romislokus puntano, infatti, su una miscela di suoni e di stili diversi che rendono particolarmente variegata l'opera realizzata. Si passa, cosм, da situazioni vicine ad uno stralunato progressive romantico ('The Snow Of The Rails', '78', 'Substance') ad altre che si diversificano accostandosi maggiormente allo space-rock ('Absolute Control', 'Miss The Target', 'Tuner') e al pop sinfonico ('It Is Winter', 'Smoke'); il tutto senza disdegnare fugaci incursioni in una sorta di 'ambient-jazz' moderno ('A Tree By The Wall'), ballate melodiche ('The Face Of A City') e giuste dosi di elettronica qua e lа. I brani non sono mai molto lunghi, ma sono costruiti con eleganza e ben cantati in madrelingua da Yuri Smolnikov, e l'ampia strumentazione, che vede a fianco dei classici strumenti rock anche violoncello, violino, soavi backing vocals femminili e vari campionamenti, permette una vasta gamma di sonoritа. La musica proposta и buona, cosм come la registrazione, specie considerando che si tratta di un'autoproduzione, e i contrasti tra suoni acustici ed elettronici hanno il loro fascino, ma forse sarebbe meglio per il gruppo cercare di seguire un numero minore di strade, visto che, se и vero che le qualitа ci sono, pure si avverte una certa frammentarietа. Promossi, in attesa dell'esame di maturitа. |